Harlock Saga DVD 02 - Lupo-a.it

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Harlock Saga DVD 02

HARLOCK SAGA

L’Anello dei Nibelunghi
L’Oro del Reno
dvd 02

Fricka


Moglie di Wotan, anch’essa è dotata di grande nobiltà e di austera eleganza, ma anche di un atteggiamento superiore, sprezzante ed egoista, che la spinge a considerare il resto dell’universo sacrificabile di fronte ai propri interessi personali. Dal cuore gelido, mentre sorseggia vino da un calice non esita a condannare a morte gli esseri umani, semplicemente perché ritenuti creature inferiori. Nella tetralogia di Wagner è mossa dalla gelosia e dall’odio, causati dagli eventi scatenati dalle azioni del marito. Sempre nell’opera wagneraniana è lei a spingere Wotan a punire i propri figli gemelli Siegmund e Sieglinde, il cui amore illegittimo ha dato vita a Sigfrido. Rimane comunque la custode della logica, in opposizione alla passionalità del marito. Nell’anime di Matsumoto la sua figura, appariscente sulla scena, è tuttavia poco incisiva nelle azioni, limitandosi a consigliare il marito e a eseguirne gli ordini. Praticamente eterna, grazie alla possibilità di controllare il tempo tramite i suonatori di organi, Fricka comincia a invecchiare dopo che Mime abbandona il suo ruolo per salire sull’Arcadia. Suo interesse primario è quindi ristabilire lo status quo.

 

Fortezze


I pirati del passato erano soliti procurarsi i loro bottini abbordando navi lungo i sette mari, tuttavia talvolta poteva capitare che razziassero anche delle cittadine costiere, in casi rari che attaccassero addirittura delle fortezze. È quanto fece, per esempio, il temuto Henry Morgan, pirata e corsaro attivo nella seconda metà del Diciassettesimo secolo. Morgan attaccò una serie di cittadine e roccaforti della America Centrale nelle mani degli spagnoli: Santa Caterina, Panamo, Maracaibo, Portobello, Cartagena, Veracruz. Grazie a piani accurati, riuscì nel suo intento non solo attaccando con le navi, ma anche organizzando vere e proprie spedizioni a piedi nell’entroterra. Ma già un centinaio di anni prima il collega corsaro Francio Drake aveva fatto lo stesso, arrivando anche ad assediare Santo Domingo, espugnandola e saccheggiandola. Altre volte furono gli stessi pirati a costruire delle proprie fortezze. Alla fine del Diciassettesimo secolo, sulla gigantesca e selvaggia isola di Madagascar, nell’Oceano Indiano, i pirati crearono molti rifugi. Costruirono anche una roccaforte sulla vicina isoletta di Sainte-Marie, trasformandola in un luogo facilmente difendibile. L’elemento preferito dei pirati restò comunque sempre il mare, ove potevano colpire e dileguarsi velocemente. Le roccaforti sotto il loro controllo erano luoghi in cui riposarsi o effettuare scambi, mentre quelle nemiche venivano assaltate solo in caso di ricchi bottini, e se vi era la possibilità di mettere insieme un buon numero di partecipanti all’assalto.

La superfortezza


In Harlock Saga, per far fronte all’attacco di Alberich, e dal suo anello forgiato con l’Oro del Reno, Wotan fa costruire giganti Fafner e Fasolt una fortezza spaziale. Nelle intenzioni del sovrano del Walhalla quella roccaforte non deve poter essere scalfita da nessuna arma, neanche dal temuto anello. È l’estremo rifugio di fronte a una forza distruttiva che minaccia persino la struttura dell’universo. Dalla forma geometrica, sferica, di colore nero e ricca di luci, tale fortezza non è stata costruita utilizzando solo materia inorganica e meccanismi artificiali. È un vero e proprio essere vivente, che utilizza l’umore del drago per generare una barriera assoluta, delle tenebre che avvolgono la luce dell’anello e la neutralizzano. La bolla contenente il liquido del drago è situata nel nucleo della sfera/fortezza e rappresenta un pericolo anche per i suoi costruttori. Anche la più resistente delle fortezze ha insomma un punto debole.


 

Harlock Saga atti 4-6


Con questi atti si conclude l’epica saga di Harlock ispirata a L’anello del Nibelungo, ciclo di opere liriche di Richard Wagner, che a sua volta attinge alla ricchissima mitologia nordica. Una storia che giunge dal lontano passato, ma che Leiji Matsumoto inserisce in una cornice fantascientifica, mentre cerca di portare a termine un proprio, imponente progetto: riunire in un'unica storia tutti i suoi personaggi più famosi. Su tutto incombe la musica di Wagner, ideale colonna sonora.
Atto quarto. Il magico oro del Reno è stato rubato, il cosmo è sull’orlo del caos. Alberich fratello di Mime, mobilita una flotta gigantesca per attaccare il Walhalla. Nel frattempo il sommo Wotan fra pressioni sui giganti Fafner e Fasolt perché finiscano di costruire la fortezza in grado di difendere il suo regno. Inoltre richiama al suo cospetto Mime, perché riprenda a luonare l’organo che permette di dare stabilità al tempo del Walhalla. Non sa, però, che così facendo sta attirando anche Harlock e compagni, dato che Mime si trova a bordo dell’Arcadia.
Atto quinto. La flotta di Alberich si avvicina al proprio obiettivo e lungo il percorso distrugge gli avamposti di Wotan. Alberich e i Nibelunghi sono in cerca di vendetta, un tempo infatti vivevano nel Walhalla, ma ne furono scacciati da Wotan, geloso della loro eccellenza. La loro furia potrebbe però portare conseguenze terribili, distruggere il Walhalla, centro dell’universo, significherebbe distruggere l’universao stesso. In mezzo a un conflitto di tale portata, l’equipaggio dell’Arcadia. Ormai giunta a destinazione, si interroga sul da farsi.
Atto sesto. Attivata la propria fortezza, Wotan si sente ormai al sicuro e decide di eliminare l’Arcadia, che vede come un fastidioso problema. Per questo ordina a Fafner e Fasolt la distruzione degli esseri umani, incurante che a bordo dell’astronave si trovi anche Mime. Mai due giganti, innamorati della nibelunga, si rifiutano e si alleano con Harlock. Il pirata dello spazio, pur detestando Wotan e la sua arroganza, comprende che per salvare l’universo deve fermare Alberich. Decide quindi di sottrargli l’anello. Vi riesce, ma a caro prezzo. La fortezza è distrutta e l’umore del drago, contenuto al suo interno, si disperde per le vie del cosmo, risvegliando i mostri di ogni pianeta. La vera sfida comincia solo ora…

H. Motohashi


Character designer e direttore generale dell’animazione di Harlock Saga è Hideyuki Motohashi. Nato a Tokyo il 10 agosto 1958, Motohashi si interressa di fumetto e animazione fin dai tempi delle scuole superiori. Dopo la laurea Motohashi entra a far parte del mondo degli anime, in qualità di animatore, e ha modo di collaborare a importanti serie come Goldrake (1975) e Lady Oscar (1979). In seguito il suo curriculum si arricchisce di un numero impressionante di lavori, che lo vedono alternativamente nel ruolo di animatore, animatore chiave, direttore delle animazioni, character designer. Il primo lavoro come animatore chiave è proprio su una serie di Matsumoto, il robotica Danguard Ace (1977). Tra i tanti anime di cui si occupa del character design vale la pena di ricordare almeno B’tX (1996), Fushigi Yuugi (1995), Inuyasha the Movie (2001). Chiamato a reinterpretare graficamente i personaggi di Matsumoto opta per un tratto più realistico, dipingendo Harlock come un duro dal cuore buono, un pirata e un comandante carismatico.


 
 

I mille nomi del mondo di Harlock


Al complesso ‘gioco’ di riconoscere i nomi, e le loro variazioni, si aggiunge ora la sovrapposizione coi protagonisti dell’opera di Wagner. Wotan è infatti il dio Odino, sua moglie Fricka si chiama invece Frigg nella tradizione germanica. Harlock è sempre Harlock, assume però il ruolo di Sigfido. Inalterato il nome di Mime, che tuttavia nell’opera di Wagner è un uomo, non una donna. Da segnalare una curiosità: quando creò Mime, per la prima serie televisiva di Harlock, Matsumoto si ispirò proprio al personaggio wagneriano.


Pirati ‘per bene’


Sulla Terra del XVI secolo la pirateria assume, in molti casi, un’aura legale. I capitani di vascelli predoni assurgono talvolta persino al ruolo di eroi, di benefattori di un paese piuttosto che di un altro. Si tratta, in realtà, di corsari, più che di pirati, anche se spesso i secondi si trasformano nei primi e viceversa. I corsari sono liberi navigatori che ricevono da uno Stato una ‘lettera da marca’ o ‘lettera di corsa’, ovvero un documento che li autorizza a compiere atti di pirateria, ma solo nei confronti di vascelli, mercantili o militari, di determinate nazioni, nemiche dello Stato che fornisce l’autorizzazione. È soprattutto l’Inghilterra a fare ampio uso dei corsari, poiché in quel periodo si trova in netto svantaggio nei confronti della rivale e cattolicissima Spagna. Quest’ultima, dopo la scoperta delle Americhe nel 1942, domina i mari e vanta numerose colonie nel Nuovo Mondo, le cosiddette Indie Occidentali, che le fruttano ingenti ricchezze. Tramite i corsari, e quindi senza impegnare proprie forze, l’Inghilterra mina la dominazione spagnola e, alo stesso tempo, ne riceve benefici economici, dato che i corsari sono tenuti a versare una parte del bottino alla corona. Anche Harlcok, in fondo, è un pirata che agisce più per interresse altrui che proprio. Certamente non ha mai ricevuto nessuna lettera di corsa da parte di alcuna nazione, ma si batte sempre per la tutela della Terra. Affronta quindi i Meccanoidi, gli Umanoidi, le Mazoniane e qualsiasi altro alieno metta in pericolo il pianeta azzurro. In Harlock Saga è addirittura l’ultimo baluardo a contrapporsi alla distruzione dell’universo. Niente male per un pirata…

 

Mime


In Harlock Saga Mime è una bionda fanciulla, una nibelunga sorella di Alberich, colui che vuole distruggere il Walhalla. Compagna d’infanzia di Freia, nell’opera wagneriana dea della giovinezza e della bellezza, condivide con lei un compito affidatole da Wotan: suonare l’organo per rallentare lo scorrere del tempo all’interno del Walhalla. Nel manga originario di Harlock, e nella serie televisiva classica, Mime (nota anche come Meeme) è una figura molto differente. È infatti un’aliena, l’ultima sopravvissuta del pianeta Jura, è come tutti quelli della sua razza si nutre di alcool. Per questo motivo passa molto tempo a sorseggiare vino, spesso in compagnia di Harlock, di cui non solo è amica ma anche consigliere e confidente, arrivando ad affermare di avergli dedicato la vita. Si aggira quindi per l’Arcadia in modo un poì’ misterioso, e talvolta suona melanconiche melodie sulla propria arpa, rivelando in tal modo la tristezza del proprio animo. Anche fisicamente la prima Mime è molto diversa da quella di Harlock Saga: ha una conformazione differente da quella umana, più filiforme, un volto quasi privo di lineamenti e degli occhi senza pupille.

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